Cinque acquisti che potrebbero cambiare la stagione di Premier League
Cinque acquisti che potrebbero spostare gli equilibri
Storicamente è stato sempre difficile cambiare le squadre nel mercato invernale; tuttavia, gli acquisti di Bruno Fernandes e prima di lui Virgil van Dijk e Nemanja Matić hanno mostrato come ormai sia possibile dare una svolta al corso di una stagione anche in inverno. Questo gennaio ha visto due squadre fuori dalle big six come Newcastle e Aston Villa comandare il mercato in entrata mentre le grandi hanno solo cercato soprattutto di tagliare qualche ramo secco – due su tutti Pierre-Emerick Aubameyang nell'Arsenal e Anthony Martial nel Manchester United. In questa lista abbiamo raggruppato cinque giocatori che potrebbero segnare la svolta per le stagioni dei loro nuovi club; qui non troverete Christian Eriksen, su cui resta la pesante incognita rappresentata dalle sue condizioni di salute.
Lucas Digne – Aston Villa
Di Federico Sborchia
Figlio della sciagurata gestione di Rafa Benitez, il trasferimento di Lucas Digne all’Aston Villa è stato parte del grande processo di rafforzamento messo in atto dalla dirigenza dei Villans – che insieme a lui ha preso Calum Chambers e Philippe Coutinho – per provare a ricollocarsi in zone più alte della classifica.
Rispetto alle incognite che può portare la scelta di puntare su un Coutinho in fase crepuscolare, il matrimonio tra Gerrard e Digne, è sulla carta, perfetto. Da un lato il francese trova un allenatore che nell’esperienza ai Rangers ha costruito molto sui suoi terzini, valorizzandoli enormemente – in Scozia Tavernier ha rotto le statistiche con i suoi 14 gol e 10 assist – mentre dall’altro Gerrard trova il miglior profilo disponibile per quel ruolo. Digne è, infatti, il miglior esterno sinistro al di fuori dalle big six e nel suo triennio in maglia Toffee è diventato velocemente un riferimento tecnico per la sua capacità di entrare in modo continuo e incisivo nell’azione.
Alla sua seconda uscita con la nuova maglia, per giunta proprio contro l’Everton, Digne ha subito mostrato subito di essere un giocatore di livello superiore, chiudendo al primo posto per palloni toccati e passaggi chiave e al terzo per passaggi riusciti; contro i Toffees Digne ha trovato anche il suo primo assist con la nuova maglia, pennellando un calcio d’angolo sulla testa di Emi Buendía. Per chi ha visto il Digne dell’Everton non c’è nulla di sorprendente ma il fit con il sistema di Gerrard è ideale per dare una svolta definitiva alla sua stagione e a quella dei Villans.
211 - Since joining Everton prior to the 2018-19 campaign, the only defender to create more chances in the Premier League than Aston Villa signing Lucas Digne (211) is Liverpool's Trent Alexander-Arnold (267). Laser. pic.twitter.com/iAo17oSmhc
— OptaJoe (@OptaJoe) January 13, 2022
Bruno Guimarães – Newcastle
Di Alessandro Giura
C’era ovviamente tanta curiosità per cosa avrebbe fatto il Newcastle nella prima sessione di mercato dopo l'acquisizione da parte del fondo sovrano saudita. Ed è stato un mercato molto confusionario: bei ritorni come Trippier, tanti grandi rifiuti, un attaccante pagato forse un po’ caro come Chris Wood e altri giocatori ben pagati ma che a una prima impressione cozzano non poco con un salto di qualità imminente.
Però, in mezzo a tutto questo marasma che a noi italiani può sembrare un classico gennaio di Enrico Preziosi, è arrivato Bruno Guimarães dal Lione e per questo c’è da essere genuinamente entusiasti come hanno scritto Chris Waugh e Mark Carey su The Athletic. Nel ruolo di play davanti alla difesa Eddie Howe ha sempre cercato atletici e abili con la palla e Bruno è esattamente quel tipo di giocatore. Il suo background da giocatore di futsal gli ha permesso di sviluppare un gioco molto fluido e variegato. Ha una grande visione di gioco, capacità di playmaking di altissimo livello ed è estremamente abile sia nel cambiare il gioco che nel cercare la verticalità con lanci lunghi. Gli piace rischiare, ama dribblare e condurre il gioco ed è molto bravo a disturbare la costruzione avversaria in fase di non possesso. In pratica, il giocatore ideale per un squadra che fa del predominio sul pallone il suo punto di forza, motivo per cui Guimarães sarebbe stato molto utile anche ad una, o a molte, delle Big Six. Non sorprende che Juninho Pernambucano lo descriva come “un centrocampista completo” che “vede le cose prima degli altri e si assume dei rischi”. Il campionato francese grazie alla sua fisicità è un ottimo metro di riferimento per i centrocampistidella Premier League, e in questa stagione, nessun giocatore della Ligue 1 ha completato più passaggi progressivi di Guimarães, anche nell’ultimo terzo di campo. È in cima alla classifica anche per i passaggi filtranti e sesto per passaggi all’interno dell’area.
Insomma, le premesse ci dicono che in riva al Tyne sia arrivato un giocatore che da solo aumenta considerevolmente le possibilità dei Magpies di salvarsi. Se ci riusciranno, sarà sicuramente il centrocampista intorno al quale il club costruirà il suo ambizioso piano per arrivare al vertice in Premier League.
1 - Bruno Guimarães 🇧🇷 in Ligue 1 this season:
— OptaJean (@OptaJean) January 26, 2022
226 passes into final third - 1st
59 fouls won - 2nd
33 chances created in open play - 3rd
158 duels won - 4th
Newcastle? pic.twitter.com/JfjLnKfSfG
Dejan Kulusevski – Tottenham
Di Antonio Laudante
Stando alle recenti parole di Antonio Conte, l'acquisto dello svedese appare sempre più chiaro. Il turbine di mercato ha portato via Lo Celso, Gil e Ndombele seppur in prestito; tre indizi che fanno una chiara prova: servivano profili diversi e subito.
Profili che inspessissero un reparto richiedente vigore, come il centrocampo di una squadra contiana applicata alla Premier League. Nei suoi 186 cm Kulusevski è il blend perfetto: può esprimere la libertà del suo gioco coprendo sia posizioni larghe che strette per via del suo ball handling sopraffino, caratteristica che Conte ricercava in un profilo come Adama Traoré, molto più brutale di Deki. Lo svedese risulta in più di un tema ricorrente ‒ non solo per le difficoltà nel raggiungere obiettivi veri a Gennaio ‒ per il suo modo di inserirsi in tante vesti: può giocare largo, a sinistra o a destra, nel 3-5-2/4-2-4, può essere un valido 10 al fianco sia di Son che di Harry Kane e, in alternanza, ricoprire il ruolo di mezza punta se si decidesse in ultimo di schierarlo in un 3-4-3.
Un giocatore che libera la mente del coach degli Spurs e di Fabio Paratici, che può ritrovare nelle Topps di Premier League uno dei suoi più cari pupilli. Kulu è un giocatore che piace e dove c'è gusto non c'è perdenza, diceva qualcuno.
🇸🇪 Dejan Kulusevski's first international goal ✅
— UEFA EURO 2024 (@EURO2024) November 17, 2020
Who'll be Sweden's main man today?#NationsLeague | @svenskfotboll pic.twitter.com/O2C8NwCP3f
Donny van de Beek – Everton
Di Federico Sborchia
Se tre anni fa ci avessero detto che nel 2022 Donny van de Beek sarebbe finito all’Everton probabilmente avremmo riso di gusto; invece, dal suo addio all'Ajax, le cose sono andate tutte per il verso sbagliato. I diciotto mesi di van de Beek a Manchester sono stati a dir poco da incubo: prima Solskjaer decide di non puntare mai su di lui – ironia della sorte Donny finirà per segnare nel 4-1 a Watford che gli costerà la panchina – poi Rangnick ci ripensa solo parzialmente, spiegando come nel suo ruolo abbia opzioni migliori e impiegandolo come ricambio per Bruno Fernandes.
Questo prestito all'Everton è un po' un tentativo dell'olandese di ritrovare minuti e ritrovare se stesso. Per un giocatore in evidente crisi l'Everton può essere una scelta controintuitiva visto che poche squadre sono apparse più disfunzionali dei Toffees in questa stagione; tuttavia, quest'Everton sembra volersi ricostruire su profili in cerca di rilancio come lo stesso Donny ma anche come Dele Alli e come il nuovo manager Frank Lampard. Proprio dall'ex Chelsea van de Beek potrebbe raccogliere consigli utili per completare un percorso di crescita interrotta dalla sciagurata esperienza nello United. Nel sistema di Lampard l'ex Ajax potrebbe inserirsi sia come incursore al fianco di un giocatore di equilibrio come Allan ma anche in una posizione più avanzata, andando a fare quello che troppo poco è riuscito a fare a Manchester.
In ogni caso, van de Beek porterà a Liverpool una qualità e un'intelligenza fuori dal comune; nonostante la presenza di molti interpreti di ottimo livello come André Gomes, Doucouré e lo stesso Dele Alli per lui dovrebbe essere più facile ritagliarsi uno spazio in questi sei mesi e cercare di evitare di replicare l'esperienza di Davy Klaassen. Questi sei mesi potrebbero cambiare la stagione dell'Everton ma soprattutto rimettere in vetrina tutto il talento di Donny e rilanciarlo come uomo chiave del prossimo corso del Manchester United o di un altro club.
🇳🇱 New Manchester United signing Donny van de Beek scoring big goals in big games ⚽️ @Donny_beek6 | #UCL pic.twitter.com/1OF5w9mFa0
— UEFA Champions League (@ChampionsLeague) September 2, 2020
Wout Weghorst – Burnley
Di Alessandro Giura
Nell’ultimo giorno di mercato il Burnley ha trovato il sostituto di Chris Wood, ovvero Wout Weghorst, attaccante olandese acquistato dal Wolfsburg per 12 milioni.
La prima cosa da dire di lui è che è una statua imponente di 1.97. Il suo gioco non è esteticamente bello quanto lui ma molto poco tecnico e molto sgraziato, che quasi stona col corso della nazionale olandese di cui è stato titolare a EURO2020. Questo genere di dubbi sulle sue qualità lo hanno accompagnato per tutta la carriera e lui ha risposto senza resa, con tanto lavoro individuale per migliorarsi e con raffiche di gol. In campionato ha segnato 35 gol in 64 partite con l’AZ Alkmaar e 59 in 118 con il Wolfsburg, raggiungendo il suo massimo con i 20 della scorsa stagione. C'è anche altro oltre ai gol; la sua ottima intelligenza di muoversi negli spazi tra i difensori in area di rigore lo rende un attaccante molto associativo e molto abile nello scambio stretto di prima. Ed è ovviamente molto forte nei duelli aerei. Oltre a questo, Weghorst è un giocatore che ha migliorato anche la qualità nel pressing sui difensori avversari. Da tempo sperava in un ingaggio in Premier League e ci è arrivato durante la sua peggior stagione in termini di occasioni create e gol realizzati. Il gioco peculiare di Dyche sembra però la soluzione ideale per valorizzare la sua forza nel gioco aereo. Se sarà ben servito c’è molta fiducia che possa riconfermarsi come un attaccante da doppia cifra di gol, come ha fatto il suo predecessore Wood nelle ultime 4 stagioni.
Ci saranno quelli che si chiederanno d’impulso se non sembri più un palo della luce che non una macchina da gol in un campionato di altissimo livello come quello inglese, ma Weghorst è abituato ai dubbi e a trasformarli in gol.
Precision finishing from @VfLWolfsburg_EN's double W 🎯 19 #Bundesliga goals this season for Wout Weghorst. 🔥 pic.twitter.com/DskpLKStyz
— Bundesliga English (@Bundesliga_EN) April 21, 2021
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