Calcio d'agosto
Come da tradizione anche
quest'anno la Premier League ha dato il via alle danze mentre molti di noi
erano ancora sdraiati in spiaggia, dando un nuovo senso al concetto di “calcio
d'agosto”.
Il punto della situazione
Agosto ci ha regalato già
quattro turni di campionato e tanti inevitabili spunti di riflessione.
Liverpool e Manchester City non hanno deluso le aspettative e sono subito
partite fortissimo mettendosi in cassa rispettivamente 12 e 10 punti. I Reds
hanno messo a segno quattro vittorie schiaccianti, nel gioco prima ancora che
nel risultato, mantenendo il trend della scorsa stagione anche senza Alisson,
fermato da un infortunio alla coscia e destinato a un lungo stop. Nonostante
gli impegni estivi con le nazionali i fab three dell'attacco del Liverpool sono
tornati in forma scintillante, producendo in totale 7 dei 12 gol segnati dalla
squadra di Klopp in questo mese. Anche il City ha confermato di non voler
mollare il colpo e nelle 4 partite di agosto ha incassato tre belle vittorie e
un pareggio - contro il Tottenham - più imputabile alla sfortuna che non a
demeriti della squadra di Guardiola, che anzi ha dominato gli Spurs in maniera
netta. Sul piano degli uomini anche Guardiola ha mantenuto una certa continuità,
inserendo solo il neoacquisto Rodri in luogo di Fernandinho, ormai destinato a
un ruolo da comprimario o, forse, da difensore visto il brutto infortunio
subito da Laporte contro il Brighton. Pur avendo perso un giocatore vitale per
gli equilibri difensivi, Guardiola ha però recuperato il suo miglior giocatore:
Kevin De Bruyne è infatti tornato in pianta stabile tra i titolari dopo la
brutta sequela di infortuni che gli è costata quasi tutta la scorsa stagione. Quattro
partite sono sì un campione estremamente piccolo ma la sensazione è che City e
Liverpool saranno ancora una volta le due principali rivali nella serrata lotta
al titolo avendo mostrato ancora una volta una netta superiorità rispetto alle
rivali.
Scendendo un po' la
classifica la lotta per la Champions League sembra essersi un po' ristretta
alle sole Arsenal e Tottenham che hanno mantenuto una certa continuità con la
scorsa stagione al netto dei nuovi acquisti. Le due del nord di Londra sembrano
equivalersi e in tal senso il Derby dell'Emirates - terminato 2-2 dopo
l'iniziale doppio vantaggio degli Spurs – ha confermato questa sensazione,
sollevando qualche dubbio sulle fasi difensive delle due squadre. Se da un lato
non è una novità che l'Arsenal abbia problemi di solidità difensiva, risulta un
po' sorprendente la frequenza con cui il Tottenham concede tiri, soprattutto
con squadre di caratura marcatamente inferiore, come successo con Newcastle e
Aston Villa.
Nonostante Chelsea e Manchester
United siano a pari punti (5) con il Tottenham, la loro classifica va tarata su
un calendario più morbido. Dopo il perentorio 4-0 in favore dei Red Devils
nello scontro diretto della prima giornata, la squadra di Solskjaer è andata
incontro a due pareggi contro Wolves e Southampton e a una brutta sconfitta
casalinga contro il Palace, dimostrando di avere un centrocampo ancora troppo
leggero in interdizione e che sovraespone una difesa – rinforzata dai nuovi
acquisti Wan-Bissaka e Maguire – ancora non perfettamente rodata. Se da un lato
il Manchester United sembra avere ancora del potenziale inespresso, soprattutto
per la presenza di giocatori ancora non perfettamente inquadrati nel sistema di
Solskjaer, il Chelsea sembra invece destinato a un pesante ridimensionamento:
dopo la cessione estiva di Hazard e l'arrivo in panchina di Lampard i Blues hanno
passato un mese infernale visti i risultati – sconfitta con lo United e due
pareggi contro Sheffield e Leicester – mostrandosi molto fragili in difesa (9
gol subiti in 4 gare) e incapaci di mantenere il risultato una volta trovato il
gol. Allo stato attuale il Chelsea non sembra una squadra capace di lottare per
la Champions League e in tal senso Lampard dovrà essere bravo a registrare sul
piano tattico e soprattutto mentale una squadra che fin qui ha inviato solo
sensazioni negative.
Sorprendente in senso
positivo è stato il neopromosso Sheffield United: la squadra di Wilder, pur con
una rosa dalla cifra tecnica abbastanza ridotta, ha collezionato una vittoria e
due pareggi - di cui uno con una grande rimonta a Stamford Bridge - esprimendo un gioco molto fluido e con la chicca tattica dei
centrali che danno sovrapposizioni in fase offensiva, aggiungendo peso alla
fase offensiva. Le Blades sono senza dubbio una squadra che merita di essere
seguita durante questa stagione soprattutto per il gioco che sa offrire, in
assoluta controtendenza con ciò che si vede nel calcio europeo.
Incredibilmente a secco
di vittorie dopo quattro partite ci sono le due squadre che nella scorsa stagione
hanno lottato per il piazzamento europeo: Wolverhampton e Watford sono
probabilmente le due più grandi delusioni di questo mese. I Wolves di Nuno sono
usciti dal mese di agosto con tre pareggi (di cui uno contro il Manchester
United) e sembrano aver accusato la fatica delle sei partite che li hanno
portati a qualificarsi per i gironi di Europa League, in tal senso al tecnico
portoghese si può imputare di aver fatto scelte eccessivamente conservative,
ruotando poco una rosa non abbastanza abituata a giocare anche durante la
settimana e che si è dimostrata spesso troppo spenta; queste scarse dotazioni
potrebbero rivelarsi ancora più dannose quando il livello delle avversarie (soprattutto
in Europa) sarà più alto e il dispendio di energie sarà maggiore, potendo
quindi aprire un circolo vizioso di sconfitte e stanchezza che può portare i
Wolves ben lontani dai piazzamenti della scorsa stagione.
Se da un lato la situazione del Wolverhampton si può imputare al peso dell'impegno europeo, decisamente più incomprensibile è invece la situazione del Watford: dopo una finale di FA Cup e un piazzamento
europeo sfiorato, la società ha confermato gran parte della rosa ma questo
avvio di stagione è stato un autentico bagno di sangue, come certificato dal
singolo punto fatto in quattro partite. Gli Hornets hanno messo sempre in
mostra una buona produzione offensiva che però si scontra con la scarsa
efficienza sotto porta – solo due gol
segnati a fronte di oltre 50 tiri in totale – che sembra destinata a
prolungarsi dopo l'infortunio al ginocchio di Troy Deeney. Il tecnico Javi
Gracia dovrà essere molto bravo a ovviare all'assenza del suo capitano per
recuperare i punti malamente persi in questo mese.
La classifica
Il giocatore del mese
Il mio giocatore del mese
di agosto è Sergio Aguero: il numero 10 del Manchester City ha segnato sei volte in 267 minuti di gioco
ad agosto – più di uno ogni 45’ – contribuendo al 43% dei gol di tutta la sua
squadra. Il Kun chiude un mese trionfale in cui ha spazzato via la concorrenza
nel reparto, confermando un incredibile killer instinct avendo trasformato in
gol il 44% dei suoi tiri totali e il 100% di quelli nello specchio della porta.
Il gol del mese
Il mio gol del mese
invece va al primo realizzato da Jamie Vardy in Leicester-Bournemouth. Il
numero nove delle Foxes replica se stesso trovando un magico pallonetto da
fuori area che ricorda la perla con cui nel febbraio 2016 stese il Liverpool.
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